Piccola o grande che sia. Quel giorno, infatti, oltre 2.700 soci, provenienti da tutta Italia, sono convenuti a Roma per celebrare assieme il quarantennale dell’Associazione. Una giornata piena, perché nella mattinata si sono recati all’udienza generale del Santo Padre in San Pietro e nel pomeriggio hanno partecipato alla manifestazione celebrativa presso l’Hotel Ergife
Il Papa, che nel suo discorso aveva citato i “tanti anziani dell’Associazione” presenti, al termine dell’udienza, si è intrattenuto brevemente con il Presidente della Confartigianato, Giorgio Merletti, e con il Presidente dell’Anap, Giampaolo Palazzi, i quali gli hanno donato, a nome dell’Organizzazione, una croce d’argento del maestro artigiano Alano Maffucci e finanziato il progetto “Non dimentichiamo la voce dei Papi”. Il Papa ha quindi benedetto l’Anap per l’impegno nel sociale.
Quanto alla manifestazione, questa è stata ricca di eventi. Si cominciato con la filarmonica dell’Anap, molto apprezzata, che ha suonato varie arie terminando con l’inno nazionale. E’ seguita la proiezione di un breve filmato sull’Associazione, un condensato della storia dei quaranta anni dell’Associazione, del ruolo che svolge , dei suoi filoni di attività. Quindi si è passati agli interventi.
Dapprima quello del Segretario Nazionale Fabio Menicacci il quale, dopo aver dato lettura del messaggio del Capo dello Stato e dopo aver illustrato con dei grafici l’evoluzione associativa dell’Anap anche in raffronto a quella delle altre Organizzazioni di anziani, si è soffermato a parlare degli artigiani e della loro tutela sociale nel tempo, sottolineando come la nostra categoria sia “in credito” nei confronti dello Stato, quanto meno per aver lasciato un consistente patrimonio nel passaggio dalla mutua di categoria al servizio sanitario nazionale e per finanziare, tramite la Cassa Unica per gli assegni familiari il deficit del settore elativo ai dipendenti. Il Segretario Nazionale ha terminato affermando che “l’esperienza non chiude mai bottega” non è solo il motto dell’Anap ma una realtà che sta alla base dell’economia e della Società italiana.
Il Presidente della Confartigianato, Giorgio Merletti, dal canto suo, ha affermato anzitutto che non si può dimenticare da dove si viene, altrimenti non si va lontano. Ha poi sottolineato l’importante ruolo della piccola e media impresa artigiana nell’economia del Paese e quindi la miopia dei politici e delle banche che non hanno sostenuto questo settore vitale in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. La crisi attuale, che si protrae da ben 5 anni, se ha origini finanziarie è divenuta economica e quindi sociale. E a questo riguardo dobbiamo come Organizzazione valutare come sia possibile prevenire episodi estremi che hanno visto gli artigiani coinvolti. Il Presidente ha terminato auspicando che il nuovo Governo sia più sensibile alle istanze della nostra categoria, nell’interesse dell’economia e del Paese.
E’ stata quindi la volta del Presidente dell’Anap, Giampaolo Palazzi, che nel suo intervento ha anzitutto ripercorso i quaranta anni di vita dell’Associazione. Ha quindi accennato alle sfide che attendono l’Associazione nell’immediato e a medio termine. Per l’immediato, tenuto conto dello stato di disagio in cui versano gli anziani, che hanno rappresentato finora un vero e proprio ammortizzatore sociale, l’Anap sottoporrà al nuovo Governo, alle forze politiche ed ai gruppi parlamentari le proprie richieste in tema previdenziale, sanitario, assistenziale. A cominciare dalla difesa del potere d’acquisto delle pensioni, il cui valore va scemando di anno in anno. Il Presidente ha quindi sottolineato come i soci presenti siano la dimostrazione della forza sociale e sindacale dell’Anap. Dopo aver rivolto parole di ringraziamento al Presidente della Confartigianato, al Presidente Ciccarelli, al Segretario Nazionale e a tutti i Dirigenti e coordinatori territoriali ha concluso il suo intervento citando la lettera di Giovanni Paolo II agli anziani nella parte in cui si elogia l’attività delle Organizzazioni in favore proprio degli anziani per difenderne ed esaltarne la vita che è il dono fondamentale di Dio.
Al termine della manifestazione sono stati premiati, direttamente o tramite i familiari, i precedenti Presidenti e Segretari Nazionali.