Raccogliere una sfida importante e difficile che riguarda una categoria, quella degli Agenti e dei rappresentanti di commercio, che solo in Abruzzo conta 5mila unità, ma che non è ancora pienamente inserita nel quadro di riferimento giuridico disegnato dalle normative comunitarie.
E ancora: rivedere le basi della contrattazione collettiva, soprattutto per ciò che attiene la ricerca di un nuovo rapporto di collaborazione con le imprese mandanti – e la necessità urgente di cambiare la cassa Enasarco, l’ente di previdenza integrativo del settore, sentita come penalizzante per l’intera categoria.
Sono questi gli obiettivi che si prefigge Fedarci, la Federazione degli Agenti e Rappresentanti di Commercio, alla luce del dibattito che si è aperto nel corso del convegno pubblico che si è tenuto presso la Camera di Commercio di Chieti nei giorni scorsi.
“Dal confronto pubblico con gli addetti al settore – ha affermato Maurizio Ciccocioppo, neo presidente Fedarci – è venuta fuori la richiesta corale di rifondare i criteri di tutela della categoria, rilanciando tematiche vitali come quelle già esposte.
Il destino del settore – ha concluso Maurizio Ciccocioppo – dipenderà da una discussione con gli attori interessati energica e severa, poco incline al compromesso e all’inciucio consociativistico, finora dettato da quelle scomode “contiguità” generate, nonostante tutto, dalle antiche e purtroppo inevitabili relazioni create dalle stesse norme del vecchio diritto corporativo”.
Nel corso della sezione “privata” del congresso è stato eletto il nuovo direttivo di Fedarci che ha nominato Maurizio Ciccocioppo, presidente, Rocco Marcucci vice presidente, Michele Corneli, presidente onorario e consiglieri: Massimo Silvetti, Ludovico Cantelmi, Piero Gallo, Francesco Angelozzi, Valerio Cau, Francesco di Marcantonio, Stefano Pinti, Giancarlo Canale, Ruggero Renzetti, Pio Riccardo Fella.