L’Abruzzo ha un nuovo contratto integrativo per i dipendenti delle imprese artigiane del settore delle costruzioni e affini. L’importante accordo è stato siglato ieri a Pescara dalle diverse sigle datoriali del comparto edile e dai rappresentanti sindacali del settore. L’esito positivo, suggellato ieri con la firma di tutti i presenti, ha concluso una lunga fase di trattative accelerate dal rinnovo del contratto nazionale avvenuto il 4 maggio 2022.
Nel testo approvato da Casartigiani Abruzzo, CLAAI Abruzzo, CNA Costruzioni Abruzzo, Confartigianato Abruzzo, Unione Costruttori Abruzzesi (per la parte datoriale) e CGIL Abruzzo e Molise, Filca Cisl e Feneal Uil (per i lavoratori) compaiono molte e importanti innovazioni, che qualificato la scelta fatta da organizzazioni datoriali e sindacato dei lavoratori.
Bilateralità, legalità, qualità, formazione, sostenibilità, lotta al dumping contrattuale e al sottoinquadramento sono state le direttrici strategiche che hanno guidato la trattativa, in un contesto dove il settore dell’edilizia, pur vivendo un periodo di ripresa grazie soprattutto ai bonus fiscali, vive ancora molte incertezze legate alla instabilità strutturale e normativa. Ciò soprattutto in ragione del sistema degli incentivi pubblici.
Il contratto, la cui decorrenza scatta da oggi, 1 marzo, conferma inoltre la centralità attribuita a Edilcassa Abruzzo e Edilfomas Abruzzo, organismi che in questi anni sono riusciti a rappresentare un’eccellenza nel panorama abruzzese e nazionale. Tra le principali innovazioni introdotte nel testo, alcune riguardano la sperimentazione del badge elettronico, il rafforzamento del ruolo della formazione anche nella versione professionalizzante, l’attivazione di strumenti di premialità per le imprese virtuose, l’introduzione della figura del Mastro Formatore Artigiano a supporto della formazione, l’adeguamento delle aliquote contributive e delle varie indennità e l’introduzione di parametri aziendali per il calcolo dell’elemento variabile della retribuzione (EVR). Un capitolo, quest’ultimo, che adeguando alla produttività la parte variabile del salario, concede ai lavoratori edili impiegati nelle imprese artigiane importanti risposte.