Estendere la certificazione dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione, prevista dal decreto sblocca-debiti varato dal governo anche alle regioni sottoposte a piani di rientro da deficit sanitari come l’Abruzzo
E’ l’appello lanciato da Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo, al Governatore Gianni Chiodi.
“Chiodi – afferma il Presidente Taffo – ha voce in capitolo nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, competente ad esprimere il parere sui decreti varati dal Governo. Auspichiamo dunque che in tale sede, per il bene delle nostre imprese, il Governatore chieda con forza per l’Abruzzo di limitare l’impossibilità di rilasciare la certificazione ai soli debiti riguardanti la sanità, e non anche a tutti gli altri debiti degli enti locali, altrimenti,¬ – spiega il presidente della confederazione degli artigiani – ad essere gravemente penalizzate e discriminate rispetto alle aziende del resto d’Italia saranno proprio le imprese che subiscono i maggiori ritardi di pagamento degli enti pubblici, Abruzzo in testa”.
Taffo, infine, ricorda come: “Lo scorso marzo il Bollettino economico di Banca D’Italia ha indicato una flessione generalizzata dei prestiti alle imprese, in modo accentuato sulle piccole imprese con meno di 20 addetti, con un calo dell’1,8% in Abruzzo delle erogazioni (variazione gennaio 2012 rispetto a giugno 2011). Il bollettino rileva inoltre che alle minori erogazioni si aggiunge un tasso di interesse applicato alle imprese con meno di 20 addetti superiore di 2,39% rispetto a quelle con più di 20 addetti. Il problema del credito e della liquidità resta, dunque, la priorità per la regione Abruzzo”.