Il fisco italiano diventa amico delle imprese che investono in creatività e innovazione. E’ finalmente operativo il patent box, una misura varata un anno fa, con la legge di stabilità 2015, che detassa fino al 50% i redditi ottenuti grazie all’utilizzo di brevetti, marchi protetti, opere di design, disegni, modelli, bozzetti e, in generale, opere dell’ingegno.
Gli sgravi fiscali, previsti già da quest’anno, saranno del 30%.
Nel 2016 si passerà al 40% e a partire dal 2017 arriveranno al 50%. L’agevolazione avrà una durata di 5 anni.
Il via libera al tanto atteso patent box è arrivato il primo dicembre con una circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate che fissa i dettagli per accedere alle agevolazioni. Ma bisogna fare in fretta perché il termine per presentare la domanda scade il 31 dicembre. Una volta presentata l’istanza all’Agenzia delle Entrate, gli imprenditori avranno altri 120 giorni di tempo per integrare le domande con le modalità di calcolo per l’agevolazione.
In pratica, si consente l’invio di una sorta di prenotazione, di contenuto molto scarno, rinviando gli altri elementi ad un’ulteriore trasmissione da effettuare entro aprile 2016. Per le piccole imprese è prevista una semplificazione: potranno infatti evitare di indicare nell’istanza i metodi di determinazione del contributo del bene immateriale alla formazione del reddito. E se gli imprenditori scoprissero di non avere convenienza ad operare la detassazione, non vi sarà alcuna conseguenza fiscale. Il patent box – secondo Confartigianato – rappresenta un segnale importante per favorire l’inventiva degli imprenditori e ‘proteggere’ le loro idee e la loro creatività. Visto che la competitività a livello internazionale si gioca sempre più sull’innovazione, diventa fondamentale anche per artigiani e piccole imprese poter contare su misure che agevolano gli investimenti in creatività.
L’ambito di applicazione del patent box è tra i più estesi d’Europa, proprio per tener conto della nostra struttura produttiva, visto che ricomprende tutti i marchi, inclusi quelli commerciali.
Infatti accanto a brevetti e marchi di impresa sono incluse anche informazioni aziendali ed esperienze tecnico industriali, comprese quelle commerciali o scientifiche protette come informazioni segrete giuridicamente tutelabili. Inoltre, l’agevolazione non scade se ci sono perdite: l’impresa che aderisce al patent box rinvierà gli effetti positivi agli esercizi in cui lo stesso bene sarà produttivo di reddito, in modo da non penalizzare chi, per l’avvio di un progetto, registra all’inizio un risultato negativo per l’ eccesso di costi sostenuti.