L’indicazione dell’INPS – sottolinea Rete Imprese Italia – è in netta contraddizione con gli impegni assunti dal Ministero del Lavoro e dallo stesso Istituto durante il confronto con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro.
In base a tali impegni l’aliquota sarebbe stata allineata alle aliquote ridotte cui è stato soggetto, nei settori dell’artigiano e del commercio, il contributo per la disoccupazione involontaria.
Il paradosso che si produrrebbe è che per gli apprendisti, nei confronti dei quali la legge riconosce tuttora un trattamento contributivo incentivante, la misura del contributo per l’ASpI sarebbe piena.
“Ci auguriamo si tratti di un errore e ci aspettiamo – conclude Rete Imprese Italia – un rapido chiarimento da parte del Ministero del Lavoro, nel rispetto degli impegni presi con Rete Imprese Italia e al fine di evitare un incremento del costo del lavoro che contrasta con i principi ispiratori della riforma del contratto di apprendistato e con la volontà espressa dal Ministro Fornero di valorizzare l’apprendistato per farne la strada maestra per l’ingresso nel mondo del lavoro”.