Pacchetto di misure a favore di lavoratori e aziende, interessati in Abruzzo circa 65 mila dipendenti
Sicurezza sul lavoro, ammortizzatori sociali, formazione continua, sanità integrativa e welfare aziendale, sono i temi portanti dell’Accordo regionale interconfederale sulla bilateralità e la contrattazione di secondo livello sottoscritto il 9 febbraio scorso tra le forze datoriali del mondo dell’artigianato (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato), e i sindacati dei lavoratori abruzzesi (Cgil, Cisl, Uil). Il nuovo strumento è stato presentato oggi (22 febbraio 2024) nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Ebrart a Pescara, alla quale hanno partecipato Silvio Calice (Cna), Daniele Di Marzio (Confartigianato), Federico Del Grosso (Claai), Dario Buccella (Casartigiani), Franco Rolandi (Cgil), Giovanni Notaro e Riccardo Gentile (Cisl), Michele Lombardo e Valerio Camplone (Uil), Flaviano Montebello (Opra).
L’accordo decorrerà dal primo marzo 2024 e resterà in vigore fino al 29 febbraio del 2028, ed esplicherà i suoi effetti su circa 27.400 aziende del settore artigianale, con circa 65mila lavoratori dipendenti. È la prima volta che l’artigianato abruzzese si dota di un accordo di secondo livello, che consentirà alle imprese – da una parte – di calibrare i contratti in base alle proprie specificità, e ai lavoratori di accedere agli strumenti del welfare aziendale, riconfermando il ruolo centrale della bilateralità che in Abruzzo è gestita all’Ebrart di cui fanno parte Cna, Confartigianato, Claai e Casartigiani per quanto concerne la parte datoriale, Cgil Cisl e Uil per quanto riguarda la rappresentanza sindacale.
L’accordo, dal quale sono escluse le imprese di costruzioni, si rivolge una platea potenzialmente molto ampia di interessati, visto che i settori coinvolti spaziano dall’alimentare-panificazione all’autotrasporto; dal tessile alla chimica ceramica; dalla comunicazione al legno e lapidei; dalla meccanica al cine-audiovisivo; dall’acconciatura ed estetica ai servizi di pulizie; fino al noleggio bus, sempre limitatamente alle imprese artigiane.
Nella prima fase di attuazione le Parti sociali si incontreranno entro ottobre 2024 per una verifica sull’andamento della contrattazione di secondo livello in tutti i settori interessati. Successivamente, la verifica prevede due step annuali (a giugno e dicembre). L’intesa è «caratterizzata da una grande attenzione alle esigenze delle aziende, delle lavoratrici e dei lavoratori» oltre che dal riconoscimento delle gravi difficoltà incontrate dal mondo della micro impresa durante gli anni della pandemia e dei tanti sacrifici compiuti da imprenditori e lavoratori per garantire l’attività delle proprie aziende. Su queste premesse, le forze firmatarie intendono proseguire nel lavoro svolto, potenziandolo attraverso la struttura dell’Ebrart, offrendo nuove prestazioni e attività integrative individuando interventi di sostegno per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti, delle imprese e dei loro familiari.
Tra le scelte messe in campo spiccano quelle destinate a potenziare e integrare il welfare aziendale e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In relazione all’ultimo aspetto le Parti sociali individuano in Opra l’organismo preposto «al potenziamento e miglioramento dell’azione di prevenzione, rafforzando gli investimenti e gli accordi con gli organi istituzionali competenti», e sottolineano l’opportunità di implementare anche l’offerta «di assistenza sanitaria integrativa attraverso il fondo San.Arti.». Infine, anche alla formazione viene dedicata attenzione specifica attraverso gli strumenti messi in campo dal sistema di Fondartigianato (Fondo Artigianato Formazione), per valorizzare le risorse umane attraverso la promozione e realizzazione di piani formativi aziendali.