L’obbligo di fatturazione elettronica non deve complicare la vita degli imprenditori. Per difendere questo semplice ma sacrosanto principio, Confartigianato si sta battendo su più fronti, in vista dell’entrata in vigore del nuovo adempimento.
Già da luglio, infatti, scatterà la prima fase di questa rivoluzione e riguarderà le cessioni di benzina o gasolio per motori e le prestazioni dei subappaltatori nei contratti di lavori pubblici. Poi, da gennaio 2019 la fattura elettronica dovrebbe essere obbligatoria per tutti.
Andrea Trevisani, Direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato, spiega le mosse della Confederazione per evitare agli imprenditori l’ennesimo, costoso adempimento. “Stiamo lavorando su tre livelli di intervento. Il primo nei confronti del decisore politico cui abbiamo sottoposto la necessità di una proroga immediata della scadenza del primo luglio. Siamo convinti che tre mesi non sono sufficienti né per le imprese né per l’amministrazione per essere pronti all’avvio della prima fase dell’adempimento. Si potrebbe ipotizzare anche un avvio senza sanzioni: chi vorrà sperimentare la fatturazione elettronica potrà iniziare a farlo e chi invece non sarà ancora pronto potrà continuare ad emettere fatture cartacee”.
“La seconda linea di intervento – spiega Trevisani – è di carattere amministrativo, rivolta soprattutto all’Agenzia delle Entrate con cui abbiamo avviato un’importante interlocuzione. Abbiamo avanzato oltre 30 richieste di intervento e di modifiche per rendere la fatturazione digitale più semplice, meno invasiva, e per mettere al centro il ruolo degli intermediari soprattutto per le piccole imprese che non dispongono di un ufficio amministrativo e che si avvalgono totalmente dei servizi delle nostre Associazioni. In proposito abbiamo avuto un primo riscontro sulle nostre 30 proposte nel corso del forum sulla fatturazione elettronica svoltosi il 26 marzo: su molte nostre indicazioni e sollecitazioni abbiamo riscontrato una corrispondenza con le proposte dell’Agenzia delle Entrate”.
“Il terzo livello di intervento – sottolinea Andrea Trevisani – riguarda l’attività del nostro sistema confederale al fianco degli imprenditori per aiutarli ad affrontare la fatturazione elettronica obbligatoria. Abbiamo costituito il gruppo di lavoro, ConFattura, partecipato da oltre 30 Associazioni territoriali. 50 funzionari hanno già partecipato a due sessioni formative. Tutto questo con l’obiettivo di rendere la fatturazione elettronica il più semplice e il meno costosa possibile. Ci battiamo per ridurre al minimo gli oneri burocratici di un adempimento che tocca 5 milioni di partite Iva”.