Il sistema della partecipate locali è oggetto di un riordino nella legge delega di riforma della amministrazioni pubbliche (L. 124/2015), con l’obiettivo di semplificare il sistema e di tutelare e stimolare la concorrenza.
Negli ultimi anni i prezzi dei servizi pubblici locali hanno messo sotto pressione i bilanci familiari: tra novembre 2010 e novembre 2015 – si tratta dei cinque anni in cui viene introdotto e progressivamente applicato il federalismo fiscale – l’aumento dei prezzi dei Servizi a regolamentazione locale è stato del 20,3%, pari a 13,5 punti percentuali in più rispetto al 6,8% registrato per l’indice generale dei prezzi al consumo; anche la dinamica dei Servizi a regolamentazione nazionale è più contenuta e pari al +7,3%. In parallelo si osserva che in cinque anni (tra I-III trim. 2015 e I-III trim. 2010) il potere di acquisto delle famiglie consumatrici si è ridotto del 5,6% e nello stesso arco di tempo il Pil pro capite è sceso dello 5,3%.
L’elaborazione dei dati raccolti dalla Corte dei Conti – relativa a 4.935 organismi partecipati da enti territoriali – evidenzia che solo una partecipata su tre (1.763 pari al 35,7% del totale) opera nei servizi pubblici locali pur rappresentando il 71,4% del valore della produzione, mentre due su tre (3.172, pari al 64,3%, per il 28,6% del valore della produzione) svolgono attività diverse definite come “strumentali”.
Le partecipate pubbliche operano frequentemente al riparo dai meccanismi concorrenziali, con una prevalenza diaffidamenti senza gare (il 98,3% del totale dei rapporti tra enti e organismi), che risultano dalla somma degli affidamenti diretti in house a capitale pubblico totalitario (il 12,3% del totale), dagli affidamenti diretti a società miste in base a normativa antecedente (27,3%) e da altre fattispecie non riferibili a forme di affidamento con gara (58,7%). All’opposto i servizi affidati con gara rappresentano solo l’1,7% del totale, di cui l’1,4% sono affidati con gara a doppio oggetto a società mista e lo 0,3% con gara a impresa terza.
Gli organismi partecipati osservati registrano a fine del 2013 utili, al netto delle imposte, per 3.665 milioni di euro e perdite per 1.350 milioni, con un corrispondente saldo positivo pari a 2.315 milioni, con un rapporto di 37 euro di perdite ogni 100 euro di utile che, per i soggetti a controllo interamente pubblico, sale a 55 euro di perdite ogni 100 euro di utile.
Va evidenziato che otto regioni registrano perdite d’esercizio superiori agli utili netti e nel dettaglio si tratta diSicilia, Molise, Abruzzo, Campania, Lazio, Umbria, Calabria e Friuli-Venezia Giulia. In Appendice statistica i dati di dettaglio per regione. Clicca qui per scaricarla.
Per le partecipate pubbliche si osserva un saldo medio utili-perdite in rapporto al valore della produzione del 3,5%, la performance peggiora per le partecipate pubbliche al 100% in cui il rapporto si riduce al 2,0% del valore della produzione. Inoltre negli organismi a totale partecipazione pubblica si riscontra una incidenza del costo del personale, pari al 28,3% del costo della produzione, oltre sei punti superiore alla media del 21,8% per il totale dei soggetti partecipati.
Le erogazioni degli enti proprietari alle partecipate sono in media del 14,4% del valore della produzione, ma tale incidenza raddoppia (30,1%) negli organismi a totale partecipazione pubblica, che sottende una inferiore quota di fatturato prodotta da commesse provenienti dal mercato, trattandosi di soggetti che “vivono” maggiormente delle risorse del pubblico; in particolare il 9,0% degli organismi con un unico socio pubblico evidenzia erogazioni superiori al valore della produzione.
Nel 2013 la spesa consolidata delle imprese pubbliche locali è pari al 4,1% del Pil e in dieci anni l’intermediazione delle imprese pubbliche locali è aumentata di 1,2 punti di Pil mentre nel contempo la spesa delle Amministrazioni locali è scesa di 0,6 punti di Pil; in Appendice l’intermediazione per regione. Clicca qui per scaricarla
DINAMICA PREZZI AL CONSUMO E DEI SERVIZI REGOLAMENTATI NEL LUNGO PERIODO
(Novembre 2015-var. % dell’indice NIC rispetto a novembre 2010 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
ORGANISMI PARTECIPATI DAGLI ENTI TERRITORIALI PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ
(Valori assoluti per i 4.935 organismi osservati con bilancio 2013 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti)
DISTRIBUZIONE DEI SERVIZI AFFIDATI AGLI ORGANISMI PARTECIPATI OSSERVATI PER MODALITÀ DI AFFIDAMENTO
(% sul totale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti)
INCIDENZA % DEL COSTO UNITARIO PERSONALE SUL COSTO DI PRODUZIONE PER UNITÀ DI PERSONALE
(Dati bilancio 2013; valori percentuali per 4.935 soggetti partecipati da enti territoriali di cui 1.782 al 100% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti)
SPESA CONSOLIDATA DELLE IMPRESE PUBBLICHE LOCALI E DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI IN ITALIA
(Anni 2003-2013. % del Pil – spesa consolidata e Pil in media mobile a 3 termini – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MISE-Agenzia per la coesione territoriale e Istat)